Menzioni d'onore 2009

Elisa Bassani

“Brillo. La brezza illumina la notte”

Politecnico di Milano – Facoltà del Design
Relatore: Prof.ssa Tiziana Lorenzelli

Brillo è un generatore eolico modulare e componibile.
Ogni modulo è un piccolo generatore eolico sferico di dimensioni molto contenute, 16x16 cm.
Si ispira alle collane di perle: ogni sfera/perla viene infilata in due cavi, permettendo di sceglierne la lunghezza,il numero e la disposizione. Si possono così ottenere coperture per creare ombra, oppure usare i singoli fili per segnare il percorso o come luminarie.
Prestazioni e design sono alla base della sua progettazione. Le pale “arrotolate” sul corpo centrale permettono uno sfruttamento maggiore del vento e creano un particolare effetto ottico di luce e ombra, che rendono Brillo intrigante e funzionale.



Silvia Gasparotto

“Energica”

IUAV San Marino – Facoltà di Design Industriale
Relatori: Prof. Riccardo Varini e Prof. Massimo Brignoni

Energica è un plantare adattabile a vari tipi di calzature che contiene al suo interno dei nanogeneratori piezoelettrici. Questi ultimi, sollecitati durante la normale camminata quotidiana, generano una differenza di potenziale. L’energia prodotta viene riversata in una batteria estraibile agganciata alla parte anteriore della scarpa che consente di caricare dei piccoli dispositivi elettronici (telefono cellulare, ipod®, fotocamera digitale ecc) tramite una porta USB.
L’utilizzo di Energica permette quindi di recuperare una parte di energia che verrebbe normalmente dissipata dal corpo umano.




Mattia Bernardi

“Procycles”

Politecnico di Milano – Facoltà di Design della Moda
Relatore: Prof.ssa Maria Grazia Soldati

Procycles presenta una serie di capi di abbigliamento urbano espressamente progettati per la bicicletta. I concetti guida che hanno ispirato la collezione sono la trasformabilità, la funzionalità e l’estetica.
Procycles è costituito da quattro parti: giacca - pantalone - borsa e bicicletta.
I capi, giacca e pantalone, si trasformano per facilitare il movimento e la protezione del conducente attraverso un sistema di tasche e appendici che si appoggiano alla gamba. Il pantalone è disegnato per assecondare la pedalata in modo che da comodo pantalone si possa facilmente restringere diventando aderente La borsa, in raso gommato nero, è disegnata per poter essere portata a tracolla o facilmente agganciata alla struttura della bicicletta.
Procycles non è solo funzionalità e ricerca, ma una risposta ad una tendenza in notevole crescita, è la sintesi tra bici, moda e design.



Carlotta Bandiera

“Coloursound: il riconoscitore di colori sonoro”

NABA (Nuova accademia di Belle Arti) di Milano – Diploma accademico di I livello nel corso di Design
Relatore: Prof.ssa Vered Zaykovsky

La tesi consiste nella progettazione di un riconoscitore di colori sonoro utile a chi, come i daltonici, ha difficoltà nel riconoscimento dei colori. La teoria armonica del colore, elaborata dal pittore russo Vasilij Kandinskij, costituisce la principale fonte di ispirazione per l’elaborazione del progetto. Il primo test del funzionamento del sistema è stato realizzato in collaborazione con la Caratec, sostituendo la sintesi vocale del prodotto “Colorino” con alcuni suoni di strumenti musicali, scelti secondo la teoria di Kandinskij (corrispondenze di sensazione fra colore e suono). Dopo aver testato il funzionamento è stata disegnata la forma del Coloursound, che consiste in un oggetto di piccole dimensioni, simmetrico e morbido da inserire fra il dito indice e il  medio.



Claudio Proietto

“SideBike – Nuovo sidecar monoposto ad inclinazione variabile in parallelo con la moto”

Politecnico di Milano – III Facoltà di Architettura
Relatore: Prof.Mario Bisson

La tesi presenta un innovativo accessorio per motoveicolo progettato con l'obbiettivo di destare interesse per un oggetto quasi dimenticato sul mercato italiano. La sfida: reinventare il sidecar senza modificare la moto.
SideBike è progettato per essere collegato ad una Moto Guzzi Nevada. Questa moto  con la relativa bassa potenza del motore rende più facile il controllo di un veicolo asimmetrico a tre ruote ed inoltre, il suo  telaio tubolare a doppia culla permette un collegamento rapido e reversibile dell’accessorio.
I punti focali di questo progetto sono:

  • limitazione degli  ingombri, con una riduzione della carreggiata nell’ordine dei 300 mm;
  • impostazione ergonomica della seduta simile a quella del pilota, passando dalla classica poltroncina ad un sellino con la conseguente vocazione più dinamica dell’accessorio;
  • modularità della struttura, ovvero telaio pensato per mantenere una base comune in prospettiva di eventuali evoluzioni, reinterpretazioni o allestimenti alternativi senza stravolgerne la tecnica;
  • riduzione del disagio imposto dal classico sidecar rigido con un cambio radicale nello stile di guida, ovvero la possibilità di andare in piega;
  • chassis ad inclinazione variabile, in grado di seguire in parallelo la motocicletta nelle curve.



Veronica Berardi/ Cinzia Lazzaro/Manuela Mancuso/ Valeria Montrucchio/Alessandra Tarantino/ Adriana Uccelli

Elettrodomestici: Un sistema integrato. Cambiare le Regole”

Politecnico di Torino - I Facoltà di Architettura
Relatore: Prof. Luigi Bistagnino

La tesi pone l'attenzione al settore grandi elettrodomestici prendendo spunto dalla crisi che questa industria sta affrontando.
Questo settore costituisce un terreno fertile  per l’applicazione del Design per Componenti nell’ottica del Design Sistemico che cerca di promuovere una visione progettuale come valida soluzione per risollevare le sorti dell’industria del bianco.
La ricerca ha trovato supporto nella creazione di uno strumento web adatto al dialogo ed al confronto diretto tra i vari attori.
Il risultato principale del lavoro è l'aver contribuito ad offrire una visione organica di un mondo, che è attualmente frammentato, fornendo uno scenario di opportunità applicabili nell'immediato futuro.



Luca De Rosso

“OTTO - strumento musicale per l’esecuzione di ritmiche in tempo reale attraverso la tecnica di beat slicing”

IUAV Venezia – Facoltà Design e Arti
Relatore Prof.ssa Gillian Crampton Smith e Prof. Philip Tabor

Il beat slicing è una tecnica che da anni viene usata in musica elettronica e che ha dato vita a generi come jungle e drum’n’base, fino a sonorità più estreme come IDM e break core.
Nonostante il largo impiego non sono mai stati realizzati strumenti ad hoc che proponessero un modo per realizzare ritmiche manualmente e in tempo reale con questo tipo di tecnica attraverso l’impiego di un’interfaccia immediata e performativa.
Otto  è stato concepito per creare il legame mancante tra esecutore, macchina e suono; ed è stato progettato con l’obiettivo di presentarsi come uno strumento musicale vero e proprio.
Sono infatti stati i continui paragoni fra controller, strumenti musicali elettronici e convenzionali ad alimentare l’intera progettazione dello strumento e delineare la maggior parte delle soluzioni.
La progettazione di Otto ha visto come prodotto finale la prototipazione di buona parte dello strumento su lato software e hardware, così da poterne testare l’effettivo funzionamento.



Martina Simoncini

“Il temporary store come spazio di relazione”

Università Federico II di Napoli - Facoltà di Architettura
Relatore: Prof. Alfonso Morone

La tesi riguarda il progetto di un “Guerrilla Store”  ideato per il marchio Comme Des Garçons.
La location prevista per l’allestimento è uno spazio all’interno di un ex lanificio ottocentesco nel cuore del centro storico di Napoli.
Punto di partenza ed ispirazione progettuale è il tema del filo di lana, scelto per trasmettere, seppure in maniera astratta, la vocazione originaria del luogo.
E’ sempre il luogo, una grande sala caratterizzata da sporgenze e rientranze delle pareti, a suggerire l’idea di creare un allestimento che assecondi questo “movimento” dello spazio.
Gli ideali fili di lana si concretizzano progettualmente in tubolari di acciaio colorati, che si snodano lungo la sala sovrapponendosi, affiancandosi ed intrecciandosi, seguendo l’andamento delle pareti.
Sono i tubolari ad assumere tutte le funzioni necessarie allo store: quando viaggiano singoli vengono utilizzati come appenderia; quando si affiancano diventano ripiani o sedute.
Soluzioni, che guardano al riuso e al riciclo, sono state adottate per realizzare gli elementi di chiusura: teli in pvc riciclato vengono tagliati e cuciti a misura, e poi tesi tra due tubi per realizzare ripiani, sedute e pannellature.



Francesco Sartor

“Bamboo, modulo fotovoltaico per l’illuminazione d’esterni”

IUAV Venezia – Facoltà Design e Arti
Relatore: Prof.ssa Laura Badalucco

Bamboo è un sistema modulare per l’illuminazione d’esterni realizzato con materiali e tecnologie ecocompatibili.
Ogni lampada, indipendente nel funzionamento attraverso lo sfruttamento dell’energia solare, costituisce un modulo che può essere unito ad altri uguali grazie alla particolare forma delle estremità superiore e inferiore. Queste infatti fungono da elementi di accoppiamento, nella configurazione a più moduli, e di appoggio, qualora i moduli siano utilizzati come singole unità d’illuminazione.
L’involucro cilindrico di vetro ingloba una trama di Sphelarä: microsfere fotovoltaiche con diametro di 2 mm in grado di convertire energia durante il giorno e di alimentare 5 led ad alta intensità nelle ore di buio.
L’accensione dei led è regolata automaticamente da una CPU interna, ma è anche possibile intervenire manualmente azionando l’apposito pulsante. Sotto la calotta su cui sono posizionati i led, trova alloggiamento una batteria al litio capace di garantire il funzionamento della lampada per alcuni giorni, anche in assenza di sole.



Alejandra Deaza

“Affascinu”

Libera Università di Bolzano – Facoltà di Design e Arti
Relatori Prof. Kuno Prey e Prof.ssa Patrizia Bertolini

Affascinu è un particolare “soprabito” per l’abito nuziale disegnato per essere ri-utilizzato come un album di ricordi di nozze. L’abito è realizzato in tessuto di seta semitrasparente e molto leggero composto da innumerevoli taschine della dimensione di 5 cm x 5 cm, piegate e cucite con l’antica tecnica della plissettatura. Affascinu si “arricchisce” prima della cerimonia grazie al contributo degli ospiti, i quali vengono invitati ad impreziosirlo con piccoli portafortuna da inserire nelle apposite tasche. Dopo la cerimonia Affascinu, grazie al suo particolare taglio, può essere piegato a libro e riposto in un apposito cofanetto per “sfogliarlo” come un caro album dei ricordi. In questo modo l’abito acquista un carattere unico, diventando custode e portatore di una personale raccolta di affetti, ricordi e testimonianze.