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Codici miniati e Libri d’Arte a Cori per la mostra “Meraviglie dell’universo medioevale”
30-05-2008
Dal 31 maggio al 2 giugno (sabato e domenica dalle 10 alle 21, lunedì 10- 19) e dal 27 al 30 giugno (venerdì dalle 14 alle 19, sabato e domenica 10 – 21), in occasione del Carosello Storico dei Rioni, Editalia- Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato sarà a Cori per la Mostra “Meraviglie dell’Universo Medioevale” .



I visitatori del Museo della Città e del Territorio (Complesso monumentale di S. Oliva) potranno ammirare e sfogliare alcuni capolavori medioevali come “L’Acerba” di Cecco d’Ascoli, poema in volgare che raccoglie le conoscenze filosofiche e scientifiche del suo tempo, la “Biblia Sacra” di San Paolo, testo dall'altissimo valore storico voluto da Carlo il Calvo per la Corte carolingia, il “De Re Rustica” di Columella, una delle più importanti testimonianze della realtà agraria dell’Antica Roma, il “Trattato di Aritmetica” di Filippo Calandri, il libro di abaco, con le tavole per le moltiplicazioni e le formule matematiche, dedicato al figlio di Lorenzo il Magnifico, Giuliano de’ Medici, e la “Bibbia di Oxford” , prezioso codice miniato, frutto della maestria di artisti e artigiani cui fu chiesto di realizzare un’opera degna della magnificenza divina.



Si tratta di fedeli riproduzioni degli originali, pregiate edizioni realizzate dall’Officina Carte Valori del Poligrafico. Editalia, infatti, sin dalla sua nascita (1952) si è caratterizzata come casa editrice operante nel campo dell'editoria di pregio, rivolgendo particolare attenzione tanto ai contenuti e alla ricchezza dell'apparato iconografico - tutti rivolti alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano - quanto all'accuratezza realizzativa, utilizzando antiche tecniche tipiche della più nobile tradizione italiana: la cura originale nella scelta delle carte, nell'accuratezza della stampa e delle riproduzioni, e nel valorizzare le rilegature con esecuzioni a mano che accolgono testi classici, spesso rarissimi o addirittura sconosciuti.



A Cori ci sarà anche uno spazio riservato alle grandi figure religiose del '900, con una serie di medaglie celebrative dedicate dalla Zecca di Stato a Giovanni XXIII, Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II e Padre Pio. Al santo di Pietralcina, di cui ricorrono quest'anno i quaranta anni dalla scomparsa, Editalia ha dedicato anche un prezioso cofanetto contenente oltre 80 lettere inedite scritte di suo pugno ai fedeli, riprodotte in anastatica e trascritte, accompagnate da una biografia del Santo.



A questa ricca lista di produzioni si aggiunge una preziosa collezione di volumi per bibliofili dedicati alla storia di Roma e del Lazio:



Agro Pontino: chiamato a lungo “palude pontina” e identificato come luogo inospitale, oggi l’Agro Pontino è una pianura intensamente coltivata e assai popolata. Fin dall’epoca romana uomini e natura si sono contesi la conquista di queste terre, perciò la loro storia viene spesso a coincidere con quella dei progetti di bonifica: i testi raccolti nelle prime due parti del volume - che vanno dalla fine del XVI secolo agli anni Trenta del Novecento - documentano i tentativi più importanti compiuti nelle varie epoche fino alla bonifica definitiva realizzata dal regime fascista.



L’Antica Roma: l’opera ripropone uno studio dello storico francese J. Grasset Saint-Sauveur. Rendono il volume un vero capolavoro del suo genere le 63 tavole di incisioni originali che nell’edizione ottocentesca vennero colorate a mano e che qui vengono affiancate da altre cento incisioni eseguite da Bartolomeo Pinelli nel 1818. Queste incisioni costituiscono la prima parte della sua monumentale opera Istoria di Roma e si riferiscono naturalmente al periodo storico compreso tra Romolo e Augusto in modo che esse coincidano perfettamente, in un singolare accostamento iconografico, con l’opera di Saint-Sauveur.



Castelli Romani: a toponomastica individua un territorio denominato Castelli Romani a partire dal Trecento quando, per la vacanza del potere pontificio a causa della cattività avignonese, fasce di popolazione emigrano verso le aree della campagna possedute dalla nobiltà cittadina. Un ricco panorama antologico e un altrettanto ricco corredo di immagini sono lo specchio fedele della varietà delle tradizioni castellane e della loro storia secolare.



Ciociaria: il volume ripercorre il cammino storico della regione, dall’età pre-romana all’Ottocento, attraverso una serie di documenti storici e testimonianze di antichi studiosi. Dai primi insediamenti si passa al difficile rapporto con Roma, dalle vicende medievali si giunge alle continue lotte tra comuni; il piano politico si interseca con quello magico- religioso delle feste, la realtà economico-sociale della fase comunale viene raffrontata a quella monastica, la storia della civiltà storica cammina di pari passo con quella artistica.



Roma Capitale: il libro prende l’avvio dalla storica breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 e si ripromette di documentare le vicende di Roma come capitale sia del Regno sia della Repubblica. Un’opera fondamentale per la comprensione di passaggi storici, pulsioni emotive, valori ideali che fecero di Roma il centro dell’attenzione degli Italiani, il riferimento di una intera nazione, l’elemento aggregante di culture a volte molto diverse che ritrovarono nella capitale una ragione di coesistenza e solidarietà.



Tuscia: parte dell’antica Etruria conquistata dai Romani, la Tuscia corrisponde alla zona compresa tra il territorio di Roma e la bassa Toscana. Il volume ripercorre i luoghi e i momenti salienti della storia di questo territorio. Avvalendosi di studi e testimonianze dal 600 all’800, affronta l’indagine delle manifestazioni sociali, religiose, territoriali e politiche che danno un’impronta unica e un’unica identità culturale a questa zona e alla sua magnifica capitale, Viterbo. Il ricco corredo iconografico documenta l’evoluzione artistica della regione e testimonia l’enorme interesse che essa suscitò in artisti e viaggiatori in ogni tempo.



Sabina: il volume traccia la storia, ricca di aneddoti, di questa singolare regione che il destino associò, è vero, a quello di Roma ma alla quale solo nel 290 d.C. essa si sottomise definitivamente, a testimonianza del suo carattere fiero e indipendente. Alla descrizione dei costumi dell’antico popolo sabino, fa seguito l’analisi della traccia che il famoso ratto delle loro donne ha lasciato nella storia dell’arte. Particolare spazio è poi dedicato alla città di Rieti e ai suoi monumenti, primo fra tutti il Duomo, e alla ricostruita provincia reatina. Alla penna ispirata di illustri viaggiatori è affidato invece il compito di cantare le bellezze naturali della regione di cui non si dimentica il ricco patrimonio tradizionale di miti, leggende e originali creazioni quali la cinquecentesca maschera dello zanno.






 

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