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Presentazione A1GP Mexico City |
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13-03-2008 |
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L’A1GP World Cup of Motorsportsbarca in Messico per l’ottavo appuntamento della stagione, l’A1GP Mexico City.
Dopo l’emozionante gara sul tracciato cittadino di Durban (Sudafrica), caratterizzata da una serie di incidenti (tutti avvenuti nella prima curva della pista) e da 4 ingressi della safety car, gli A1 Teams tornano a competere su un circuito “normale” ma ritenuto tra i più ostici in calendario.
«L’A1GP Mexico City – l’analisi di Piercarlo Ghinzani, patron dell’A1 Team Italy - presenta difficoltà in pista e fuori. I piloti dovranno ambientarsi in fretta alle condizioni particolari della città; correremo a 2.300 metri di altezza e l’aria rarefatta potrebbe dare qualche problema ai piloti. Inoltre, dovremo fare i conti con lo smog che in questa zona è particolarmente concentrato. Il tracciato, poi, non è tra i più semplici: è costruito con 3 diversi tipi di asfalto che condizionano il rendimento delle gomme e presenta alcune curve antipatiche come la “Peraltada” , il punto più impegnativo di tutta la pista (immette sul rettilineo davanti ai box). Quando correvo, prima di farla bene avevo bisogno di almeno 10 passaggi, bisognava stare molto attenti; ricordo che una volta Senna si “cappottò” mentre la percorreva, rischiando di finire sulle tribune. Al primo approccio questa curva fa impressione perché si gira a velocità altissime: su questa parte del tracciato si vede la differenza di abilità tra i piloti. Oggi la "Peraltada" è più sicura che ai miei tempi ma, nonostante abbiano aumentato le vie di fuga, fa comunque paura».
Nella prima giornata del weekend messicano, l’A1 Team Italy presenterà un nuovo pilota: Davide Rigon. Il corridore originario di Thiene, campione italiano ed europeo in carica di Formula 3000 Euroseries, parteciperà alla sessione rookie, prendendo il posto di Edoardo Piscopo, passato definitivamente tra i “professionisti “ dell’A1GP World Cup of Motorsport e reduce dall’ottavo posto nell’A1GP Durban (se la gara non fosse stata congelata dopo l’ennesimo incidente, avrebbe potuto chiudere in una posizione migliore).
«L’esperienza maturata sul circuito cittadino di Durban – il commento di Edoardo Piscopo - mi aiuterà su un tracciato tradizionale come quello messicano. Nelle gare disputate finora ho avuto problemi in fase di qualifica; il format di questa competizione rende particolarmente difficile questa fase, bisogna dare il massimo in ogni giro con il rischio di danneggiare la macchina o le ruote: è tutto molto estremo. Nelle gare ufficiali reputo di essermi comportato bene ma le partenze dalle retrovie non mi hanno mai permesso di risalire di molte posizioni. Questo weekend cercherò di migliorare le cose».
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