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Biennale di Firenze: Editalia presenta in anteprima gli atlanti nautici di Ghisolfo |
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04-12-2009 |
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In occasione della 7^ edizione della Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea di Firenze (5 - 13 dicembre 2009), Editalia – Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato sarà alla Fortezza da Basso con un’esposizione di opere dedicate alla cartografia nautica e stellare.
Editalia presenterà in anteprima nazionale gli “Atlanti nautici di Francesco Ghisolfo”, fedeli riproduzioni in tiratura limitata (750 esemplari) dei due codici cinquecenteschi che furono tra i primi a riportare le rotte oceaniche verso il nuovo mondo, oltre a quelle più note e battute dell’oriente e del Mediterraneo. La storia dei due Atlanti composti dal cartografo Francesco Ghisolfo, allievo del famoso Battista Agnese, prende vita nella Firenze del tardo ‘500, nell’ambiente della corte medicea del duca Cosimo, in un’epoca nella quale le mappe erano considerate strumenti di dominio intellettuale e sociale: la conoscenza della geografia significava simbolicamente avere la capacità di conquistare il mondo. Nelle prime tavole, si trovano una sfera armillare e una rappresentazione dell’universo secondo il modello tolemaico, con il globo circondato dalle sfere dei pianeti e dalla fascia dello zodiaco; in quelle finali, un mappamondo e planisferi secondo diverse proiezioni. I due volumi, contenenti rispettivamente 14 e 15 tavole, presentano disegni acquarellati e bordure arabescate in oro, profilatura delle pagine fedele all’originale, cucitura e legatura eseguite a mano e stampa realizzata con retinatura non convenzionale e con impressioni di oro.
Il 2009 è stato proclamato l’anno internazionale dell’astronomia per celebrare il quattrocentesimo anniversario delle scoperte astronomiche di Galileo Galilei. Per questo motivo, Editalia ha pubblicato una grande opera d’arte dedicata alla storia dell’astronomia: il facsimile dell’Atlas Coelestis di Andreas Cellarius.
Il progetto dedicato alla cartografia celeste presenta una selezione delle tavole astronomiche più spettacolari contenute nell’Atlas Coelestis seu Harmonia Macrocosmica di Andreas Cellarius, matematico e astronomo tedesco, che pubblicò ad Amsterdam nel 1661 la più importante esaustiva e bella raccolta di carte celesti del suo tempo. L’atlante del cielo (custodito presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma) fu la prima opera che illustrò in maniera sistematica tutti i sistemi celesti noti fino al XVII secolo: quello geocentrico di Tolomeo del II secolo dopo Cristo, quello eliocentrico di Copernico, e quello del danese Tycho Brahe, pubblicato nel 1602 dal suo allievo Keplero, che propone un modello misto del sistema solare secondo il quale tutti i pianeti ruotano intorno al Sole mentre il Sole e la Luna girano intorno alla Terra, considerata al centro dello spazio conosciuto.
L’opera si articola in 3 cartelle ciascuna delle quali contiene i facsimili di 4 tavole astronomiche, incise all’acquaforte e acquerellate, montate su tela. Le tavole, riprodotte dall’Officina Carte e Valori dell’IPZS in tiratura limitata e certificata su carta speciale per stampe d’arte con 6 colori e oro in serigrafia, si dividono in:
• LA COSMOLOGIA TOLEMAICA – carte del cielo ispirate alla teoria geocentrica dell’universo formulata da Claudio Tolomeo nel II secolo d.C valida fino al XVI secolo.
• LA COSMOLOGIA DI COPERNICO E DI TYCHO BRAHE – primi sistemi cosmologici che sovvertono il sistema tolemaico e l’affermazione del modello eliocentrico
• LE COSTELLAZIONI – carte della volta celeste, che raffigurano le costellazioni classiche legate ai miti e “moderne” osservate durante i viaggi di scoperta nell’emisfero australe
L’opera è accompagnata da un commentario curato da Floriana Minà, che illustra la storia dell’astronomia dall’antichità al XVII secolo e descrive l’iconografia delle tavole.
Durante l’esposizione, sarà possibile osservare e sfogliare alcuni capolavori medioevali come “L’Acerba” di Cecco d’Ascoli, poema in volgare che raccoglie le conoscenze filosofiche e scientifiche del suo tempo, la “Biblia Sacra” di San Paolo, testo dall'altissimo valore storico voluto da Carlo il Calvo per la Corte carolingia, il “De Re Rustica” di Columella, una delle più importanti testimonianze della realtà agraria dell’Antica Roma, il “Trattato di Aritmetica” di Filippo Calandri, il libro di abaco, con le tavole per le moltiplicazioni e le formule matematiche, dedicato al figlio di Lorenzo il Magnifico, Giuliano de’Medici.
In occasione di questa anteprima, la Acciari Consulting ha cura l'Ufficio Stampa di Editalia.
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