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BBF - Expo Comm Italia: Roma punto di incontro tra i paesi del Mediterraneo
05-12-2008
Avvio positivo per Broadband Business Forum – Expo Comm Italia, il più importante appuntamento con l'Information and Communication Technology (ICT), tenutosi alla Fiera di Roma dal 2 al 4 dicembre.


Un pubblico specializzato di circa 6200 persone ha visitato la prima edizione della kermesse tecnologica capitolina che ha ospitato 120 espositori, 32 sponsor, e svolto quasi 40 convegni (200 i relatori), comprese 3 sessioni plenarie che hanno registrato la partecipazione di circa 1400 spettatori e dei maggiori esponenti istituzionali dell’ICT in Italia.


L’esordio di BBF-Expo Comm, salutato con una lettera dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, è stato tenuto a battesimo da Paolo Romani, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, e dal senatore Roberto Napoli, Commissario Agcom. A loro, nella seconda giornata, si sono aggiunti Corrado Calabrò, presidente Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la Regione Lazio e Sviluppo Lazio che hanno contribuito in maniera efficace alla Sezione del progetto relativa all’incoming di operatori e personalità provenienti dall’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).


Oltre che per la presentazione delle innovazioni tecnologiche nel campo delle TLC (sicurezza dei dati, wireless e banda larga) e dei social network (è stato lanciato in anteprima il primo videogioco italiano su piattaforma Facebook), BBF – Expo Comm è stato un importante momento di incontro per i principali player dell’area Emea che hanno discusso, confrontandosi, sull’attuale situazione nell’area del Mediterraneo.


Nonostante il periodo di crisi economica, c’è fiducia verso i settori ICT e TLC che rappresentano importanti percentuali del PIL di molte nazioni dell’area.


In Italia, secondo recenti stime di mercato, sulla rete fissa ci sarebbe un movimento di 1 mln di terabyte mentre su quella mobile ne verrebbero scambiati 25mila. La crescita annuale della banda del mobile (che raddoppia o triplica ogni 12 mesi), tuttavia, indica una crescente propensione a utilizzare il wireless, tecnologia che, per essere sostenuta adeguatamente, necessiterà di una nuova infrastruttura di rete fissa. Tenendo conto delle spese sostenute dagli operatori, il costo della banda larga per cliente varia dai 300 ai 500 euro nelle aree metropolitane e cresce in quelle periferiche con bassa densità di popolazione dove si toccano picchi di 30mila euro a persona. Necessaria, dunque, una regolamentazione che garantisca un ritorno di investimenti agli operatori impegnati in questa attività.


Si fa più forte anche la necessità di potenziare le infrastrutture nel Mediterraneo. Qui, l'Italia vanta una significativa presenza come facilitatore in termini di accesso al mercato mediorientale e all’Africa del Nord, i quali richiedono cooperazione alle imprese italiane per sviluppare il proprio mercato.


Ed è stato durante l’Emea Day, organizzato dall’Agcom, che l’attenzione si è focalizzata sulla zona del Mediterraneo. Riguardo la trasmissione dati su internet e la telefonia mobile, ad esempio, per il Medio Oriente, parte dell’Asia e l’Africa del Nord, la Sicilia rappresenta un importante corridoio verso l’Europa e gli USA. Rispetto a 4 anni fa, la rete utilizzata da alcuni paesi asiatici (l’India su tutti) per collegarsi agli Stati Uniti ha cambiato il suo percorso abituale che attraversava l’area del Pacifico, preferendo il passaggio nel Mediterraneo, ritenuto più affidabile e di maggiore qualità: dalla Trinacria passa il 45% del traffico generato dall’area mediorientale/asiatica. Per questo motivo è stato previsto un nuovo sistema di infrastrutture più potente e sicuro.


Nell’ultimo decennio, l’Europa ha registrato una notevole crescita nelle TLC con investimenti di settore, innovazione tecnologica e miglioramento dell’accesso ai servizi, contemporaneamente a una riduzione dei costi. Visti i risultati, l’Erg (European Regulatory Group) e l’Emerg (Euro Mediterranean Regulatory Group), gli enti che riuniscono tutte le Autorità di Garanzia delle aree nord e sud del Mediterraneo, hanno stretto un accordo per i trasferimenti di tecnologia e competenze nella zona meridionale del “mare nostrum” (regione dove abitano circa 270mln di persone) proprio per facilitare il passaggio di questi paesi a un sistema liberalizzato in tempi brevi.
Le stime ITU dicono che il 55% della popolazione della zona rurale subsahariana non ha accesso alle telecomunicazioni ma la recente esplosione della telefonia mobile ha visto questo settore superare quello della telefonia fissa con un rapporto di 9 a 1. Gli abbonamenti alla telefonia mobile sono cresciuti ad una media del 52% annuo tra il 2000 e il 2006, dimostrando le possibilità di penetrazione di questo settore nel paese. A contribuire a questo sviluppo sono soprattutto i giovani (in alcuni paesi, rappresentano l’80% dei consumatori) e la necessità di molti di loro, trasferiti nel vecchio continente per lavoro, di rimanere in contatto con i parenti. Egitto, Turchia e Tunisia risultano per disponibilità di risorse e tecnologia i paesi dell’area mediterranea più vicini all’Europa. La Tunisia ha aperto una finestra di collaborazione con il vecchio continente, chiedendo un investimento per non rimanerne scollegata. L’85% del mercato delle TLC tunisino è con l’Italia, la Francia e la Germania e rappresenta il 35% del PIL locale.


Chiusa la prima edizione di BBF-Expo Comm Italia, si lavora alla prossima. Sono stati già stanziati i fondi statali grazie alla circolare attuativa siglata dal ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola per l’internazionalizzazione del sistema fieristico italiano. L’ appuntamento per il 2009 è alla Fiera Roma dall’1 al 3 dicembre.


La Acciari Consulting ha curato l'ufficio stampa della manifestazione.

 

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